giovedì 3 Novembre 2016

Mettiamoci in gioco!

img1COS’È LA PSICOMOTRICITÀ?
È una disciplina nata in Francia negli anni ’60 come terapia per bambini con patologie e disturbi evolutivi, ma che poi si è estesa allo scopo di favorire uno sviluppo armonico e un supporto alla crescita del bambino. Si rivolge quindi a tutti i bambini, in particolare a coloro che incontrano difficoltà di attenzione, iperattività, inibizione, manifestazioni aggressive e bassa autostima.
L’ETÀ EVOLUTIVA
Il bambino comunica fin dalla nascita principalmente attraverso il linguaggio corporeo, manifestando i suoi sentimenti e le sue emozioni. Nella stanza di psicomotricità il bambino entra in un mondo su misura per lui, dove, attraverso l’attività principale dell’infanzia ovvero il gioco, si diverte, cresce e impara.
IL RUOLO DEL NEUROPSICOMOTRICISTA
Il neuropsicomotricista ha un ruolo di mediatore all’interno della seduta: intervenendo sull’azione del bambino e del gruppo egli porta il suo contributo di senso al fine di dare ordine e connessione in particolar modo laddove questi elementi sono carenti. Si pone sullo stesso piano di comunicazione del bambino per poter entrare in relazione con lui, e in questo modo venire in contatto non solo con la sfera corporea ma anche con la mente e con il bagaglio affettivo del bambino stesso

 

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Il presente elaborato rientra nei casi cui all'art. 13, comma 5, lettera A, del D.Lgs. n° 163/2006. Di conseguenza ne è vietata la divulgazione, in qualsiasi forma, incluso quanto previsto dalla normativa per l'Accesso agli Atti, senza un preventivo consenso scritto da parte della Direzione di Giallo Gioia – Società Cooperativa Sociale